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Galaxia

L’alba di una nuova luce

Desolato, Zee Prime cominciò a raccogliere idrogeno interstellare con il quale costruirsi una stellina tutta per sé. Se anche le stelle dovevano morire tutte, prima o poi, per ora era ancora possibile costruirne qualcuna. Isaac Asimov – L’ulima domanda

Copertina del giocoGalaxia, l’alba di una nuova luce è uno dei giochi ideati e realizzati nell’ambito delle attività di alternanza scuola-lavoro dell’anno scolastico 2017-2018 nel liceo scientifico G.B. Grassi. Il gioco è stato sviluppato per partecipare al concorso Fotonica in gioco (stralci del bando si possono trovare su qui, su questo stesso blog).

Galaxia si gioca su una plancia componibile che rappresenta una nebulosa di gas ancora buia e fredda pronta però a dare vita, grazie all’intensa forza gravitazionale, alle reazioni nucleari che porteranno alla creazione di nuove stelle illuminando così lo spazio interstellare.                                                                            L’obiettivo del gioco è dare vita alla nebulosa, riscaldarla,illuminarla e creare le condizioni perché nasca la vita. E questo è possibile solo se si riesce a produrre energia avviando le reazioni nucleari nelle stelle. La luce, in questo caso, è vita!

Materiale

Il gioco

Una partita con Galaxia è appena iniziata. La nebulosa è formata solo da idrogeno (gemme trasparenti).
Una partita con Galaxia è appena iniziata. La nebulosa è formata solo da idrogeno (gemme trasparenti).

I giocatori devono accumulare materiale in uno stesso esagono fino ad averne abbastanza perché avvengano le prime reazioni nucleari, dando vita così a una stella. Per ogni stella costruita si guadagnano punti.
Ma l’obiettivo principale, quello che fornisce più punti, è la costruzione di un pianeta, meglio se roccioso, meglio ancora se abitabile. Il problema è che la nebulosa, nel suo stato iniziale, è ricca di idrogeno ma povera di materiali pesanti come ossigeno o ferro. Allora si devono accelerare le reazioni nucleari per ottenere nuclei di atomi pesanti nella fornace atomica di una stella, portandola a condizioni così estreme da farla esplodere perché distribuisca, con la sua esplosione, il materiale prodotto nello spazio circostante e dalle sue ceneri nasca una nuova stella, un astro di seconda generazione, e con gli atomi pesanti si possa creare un pianeta!

Approfondimenti

Qui una pagina del regolamento. Il box arancione sulla destra contiene uno degli approfondimenti di cui parliamo nel testo.

Il regolamento è arricchito da una serie di box che approfondiscono, in modo semplice e chiaro, i temi trattati

cercando di avvicinare il lettore/giocatore alle complesse meccaniche di formazione delle stelle, di produzione di luce ed energia, di costruzione di pianeti e sistemi stellari.
Ovviamente non è necessario conoscere queste meccaniche per giocare, il gioco fluisce veloce e appagante anche senza sapere nulla di astronomia e astrofisica ma se qualcuno, dopo aver giocato, volesse approfondire … ecco qualche spiegazione in più!

Autori

alcune pedine e componenti del giocoGli autori sono tutti alunni della classe 3°E del liceo, in rigoroso ordine alfabetico sono: Christian Antonacci, Andrea Buzzacco, Martina Calore, Silvia Ceccano, Matteo Cirenza, Riccardo D’Antonio, Lorenzo Fiorentini, Ludovica Fiori, Ilaria Lepori, Luca Marcheselli, Gabriel Pinos, Paolo Ranucci, Christian Salvati, Lorenzo Spiriti e Martina Tomei.