Le onde gravitazionali sono deformazioni della curvatura dello spazio-tempo che si propagano con velocità, probabilmente, pari a quella della luce. Non si tratta solamente di onde che viaggiano nello spazio, come ad esempio la radiazione elettromagnetica (luce, raggi ultravioletti, onde radio, ecc.) ma è la trama stessa dello spazio-tempo che oscilla trasportando energia e trasmettendo
informazione.
Questa deformazione si propaga nello spazio, con ogni probabilità alla velocità della luce, come un onda che increspa con leggerezza, quasi teneramente, lo spazio. Come potrebbe fare un sassolino con la superficie di uno stagno. Portando nel vuoto cosmico un segnale, comunicando all’Universo la presenza di un corpo celeste, la sua esistenza ma anche il suo aspetto, le sue caratteristiche.
L’esistenza delle onde gravitazionali è stata prevista nel 1916 da Albert Einstein nella sua teoria della Relatività Generale ma è stata confermata sperimentalmente solamente nel settembre 2015 grazie all’osservazione, da parte degli interferometri di LIGO, delle onde generate dalla fusione di due buchi neri.
Le onde gravitazionali sono estremamente difficili da rilevare e solo quelle generate da eventi catastrofici come la fusione di sistemi binari di stelle di neutroni o la coalescenza di buchi neri (oggetti di massa pari a decine di volte quella del nostro Sole) possono essere misurate ma con strumenti particolarmente sensibili (e tremendamente costosi).
L’obiettivo, davvero ambizioso, per questo laboratorio è quello di costruire un modello per i dati sperimentali rilevati in conseguenza dell’evento del settembre 2015. Dati che, essendo in funzione di due variabili (la coordinata radiale p e l’eccentricità e) richiederanno la costruzione di una funzione a più variabili.
Tutto il percorso seguito nel corso del laboratorio è raccolto e raccontato, come di consueto per il nostro progetto, in un fascicolo che potete trovare nella pagina Download del blog oppure scaricare direttamente seguendo questo collegamento. Il fascicolo, come sempre, è accompagnato dal materiale didattico di supporto (in questo caso documenti GeoGebra e xMaxima), vedi la pagina Download o la descrizione del laboratorio.
Ricordiamo, infine, che c’è anche un altro laboratorio che affronta lo stesso argomento. Si può trovare qui: Onde gravitazionali.