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Atoms in Action

Sfida all’ultimo fotone

La copertina di Atoms in Action
La copertina di Atoms in Action

Atoms in Action, sfida all’ultimo fotone è uno dei giochi ideati e realizzati nell’ambito delle attività di alternanza scuola-lavoro dell’anno scolastico 2017-2018 nel liceo scientifico G.B. Grassi. Il gioco è stato sviluppato per partecipare al concorso Fotonica in gioco (stralci del bando si possono trovare su qui, su questo stesso blog).

Atoms in Action è un gioco per 2-6 giocatori in cui sarete chiamati a guidare i vostri atomi in un combattimento senza esclusione di fotoni allo scopo di costruire molecole. Attenzione però, per legare il vostro atomo a un altro prima dovete catturare un elettrone per ionizzarlo (far sì che la carica dell’atomo sia negativa), prerequisito per un buon legame ionico!

Lo scopo del gioco infatti è formare molecole tra un proprio atomo e uno degli atomi liberi. Il giocatore che per primo riesce a creare due molecole accoppiando per due volte un proprio atomo con un atomo libero vince la partita.

Formare un legame ionico non vi sembra un bell’obiettivo a cui puntare per un atomo?? Pensateci un po’ … unirsi a un altro atomo senza separarsene più! Uno dei due che regala all’altro un elettrone, un suo componente fondamentale, solo per restare unito!

Materiale

Un'immagine tratta dal regolamento in cui si vede la scheda di un atomo che ha appena catturato un elettrone (il cubetto azzurro) Il gioco
Un’immagine tratta dal regolamento in cui
si vede la scheda di un atomo che ha appena
catturato un elettrone (il cubetto azzurro)
Il gioco

Il gioco

Una partita a Atoms in Action
Una partita a Atoms in Action

I giocatori guidano nell’arena tre atomi, ciascuno caratterizzato da una scheda su cui sono rappresentati gli orbitali atomici nei quali sono sistemati gli elettroni dello stesso atomo. In un turno ogni giocatore attiva uno solo dei propri atomi, a scelta, eseguendo con questo atomo tre azioni: movimento, movimento extra, produzione di fotoni virtuali, attacco, cattura di un elettrone e costruzione di una molecola.

Le fluttuazioni quantistiche, esagoni specifici della plancia, permettono di generare fotoni virtuali che il giocatore può scagliare contro l’elettrone di un altro atomo eccitandolo e spostandolo così in un orbitale più esterno, fino a strapparlo dall’atomo: l’atomo diventa così uno ione positivo. L’elettrone perduto può essere catturato, trasformando in questo modo il proprio atomo in uno ione negativo.

Ecco, ci siamo! Adesso possiamo avvicinare due ioni di dì segno opposto per formare una molecola unendo i due atomi carichi!

Approfondimenti

Il regolamento è arricchito da una serie di box che approfondiscono, in modo semplice e chiaro, i temi trattati cercando di avvicinare il lettore/giocatore alle complesse meccaniche di formazione delle stelle, di produzione di luce ed energia, di costruzione di pianeti e sistemi stellari.
Ovviamente non è necessario conoscere queste meccaniche per giocare, il gioco fluisce veloce e appagante anche senza sapere nulla di astronomia e astrofisica ma se qualcuno, dopo aver giocato, volesse approfondire … ecco qualche spiegazione in più!

Una pagina del regolamento in cui è visibile uno dei box di approfondimento di cui parliamo nel testo
Una pagina del regolamento in cui è visibile uno dei box di approfondimento di cui parliamo nel testo

Autori

Carte e pedine del gioco

Gli autori, tutti alunni della classe 3°E (2017-2018) del liceo, in rigoroso ordine alfabetico, sono: Francesca Arcese, Roberta Befera, Francesco Bini, Veronica Civerchia, Sofia Corradetti, Andrea Federici, Lorenzo Fiorentini, Lisa Incollingo, Giorgia Panno, Valeria Petrianni, Emanuele Raccioppoli, Serena Ragaglia, Diego Sangermano e Alessandra Caterina Todesca.