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Come tutto ebbe inizio

 

I fascicoliRiA – Research in Action è un progetto di alternanza scuola-lavoro del liceo G.B. Grassi di Latina iniziato nell’anno scolastico 2015-2016 su un’idea del consiglio della classe 3°E dell’epoca, con tutor interno il professor Gualtiero Grassucci. Lasciamo raccontare proprio al tutor cosa lo ha spinto ad iniziare il percorso e a seguire le attività del progetto in questi anni:

Conobbi i ragazzi della classe in questione nel settembre 2014. Allora si trattava di una seconda classe e non si parlava ancora di alternanza scuola-lavoro nei licei. Era da molto tempo, oltre vent’anni, che non insegnavo in una classe del primo biennio ed ero un po’ emozionato per la novità. Decisi comunque di mantenere l’abitudine di introdurre l’anno con un paio d’ore di matematica gratis: una lezione dialogata su un argomento forse inutile ma affascinante dal punto di vista della matematica. Un modo per fare matematica insieme, adatto alla loro giovane età.

Al termine di quelle due ore, davvero divertenti anche per me, proposi loro uno spezzone de Il senso di Smilla per la neve. Nel film, tratto dall’omonimo romanzo di Peter Høeg, la protagonista, Smilla per l’appunto, abituata agli spazi aperti della Groenlandia suo paese natale racconta della propria claustrofobia e della sofferenza per gli spazi angusti, caldi, soffocanti, della Danimarca. L’unica cosa che le da sollievo, che la aiuta a sopportare la sua vita, oltre al ghiaccio e la neve, è la matematica che, paragonata alla Groenlandia, lei vede come … un grande paesaggio aperto. Gli orizzonti. Ci si avvicina a essi e loro continuano a spostarsi. La matematica, e poi la fisica, come un territorio immenso da esplorare.

Questa idea, questa visione, che all’epoca affascinò gli studenti, è rimasta costante nei tre anni successivi ed è stato naturale progettare quindi le attività di alternanza scuola-lavoro come un’esplorazione di questo grande paesaggio aperto.

L’anno scolastico 2016-2017

  • Per questo anno scolastico (2016-2017) il consiglio della classe 4°E del liceo scientifico G.B. Grassi ha organizzato una serie di attività in collaborazione con alcuni istituti del Consiglio Nazionale delle Ricerche (CNR). Per la precisione, sono partner della scuola in questa attività:
  • l’Istituto per l’Automazione del Calcolo di Roma (CNR-IAC)
    l’Istituto di Fotonica e Nanotecnologie di Roma (CNR-IFN);
    l’Istituto Nazionale per Studi ed Esperienze di Architettura Navale di Roma (CNR-INSEAN), vedi il laboratorio sul rendimento di elica libera
  • In breve, si tratta di costruire un laboratorio di matematica applicata a un problema vero! Un problema abbastanza difficile da far sì che la soluzione sia gratificante per gli studenti ma adeguato alle loro competenze nella classe attuale. Per meglio chiarire questo punto (e gli atteggiamenti da promuovere negli studenti) si può leggere Progetto per un laboratorio di matematica

In pratica: ogni istituto ha proposto agli studenti un problema, un’attività, un laboratorio, che in qualche modo provenga dal lavoro quotidiano dei ricercatori che lavora nell’istituto stesso. Per esempio, l’INSEAN ha fornito i dati ricavati da una prova di elica isolata (Open Water Test) e chiede ai ragazzi di lavorare su questi dati fornendo a un ipotetico committente dell’esperimento un analisi numerica che, tra le altre cose, dovrebbe fornire il massimo rendimento dell’elica (in funzione del numero di giri) e/o un intervallo per cui il rendimento dell’elica è superiore a una certa soglia data.

ElicaUna volta risolto il problema, la strategia e il percorso sono esaminati discussi con la persona dell’istituto che segue il progetto e, una volta accertata la correttezza della proposta e dei risultati, si realizza un fascicolo che permetta ad altri alunni e insegnanti della stessa o di altre scuole di ripercorrere la stessa strada realizzando, a modo loro, lo stesso laboratorio. I fascicoli e altro materiale utile al laboratorio saranno infine pubblicati online e messi a disposizione di chiunque fosse interessato. Gratuitamente.

L’idea è quella di realizzare qualcosa di simile ai laboratori di astronomia che l’Agenzia Spaziale Europea (ESA – European Space Agency) a suo tempo aveva messo a disposizione di insegnanti, studenti e semplici curiosi su un sito creato appositamente: www.astroex.org. Il sito non è più supportato dall’ESA ma il materiale si può ancora trovare presso lo European Southern Observatory tra il materiale didattico: www.eso.org/public/products/education.
Il tutor dell’alternanza scuola-lavoro della scuola ha usato spesso questo materiale – molto ben fatto – per realizzare e proporre laboratori agli studenti che hanno lavorato sodo, spesso in gruppi, alla ricerca di un metodo per risolvere il problema proposto.

In ogni laboratorio, dopo una breve introduzione al problema, il lettore è guidato verso la soluzione richiedendo ipotesi, proponendo metodi per verificare la correttezza dell’ipotesi, suggerendo strategie. Nelle ultime pagine del fascicolo è proposto un percorso risolutivo con le risposte a ogni quesito e i risultati dei calcoli richiesti, fino alla soluzione finale.
Come introduzione a tutti i laboratori gli autori avevano anche realizzato un fascicolo denominato Toolkit che forniva e spiegava gli strumenti matematici necessari. Davvero ben pensato e strutturato!