L’ultimo numero della rivista Archimede – La rivista per gli insegnanti e i cultori di matematiche pure e applicate – presenta il progetto di alternanza scuola-lavoro da cui è nato questo blog. L’articolo, opera di Gualtiero Grassucci, descrive l’esperienza soffermandosi in particolare sulla realizzazione dei fascicoli, sul metodo di lavoro seguito e sull’utilizzo delle tecnologie.
Conclude con una riflessione sui risultati, didattici e non, raggiunti con queste attività. Riflessione che riportiamo qui di seguito.
Permettetemi in conclusione di parlare in prima persona, da insegnante. Ho seguito la classe per l’intero percorso, a volte costringendomi a non intervenire per non compromettere il metodo di lavoro descritto in precedenza, ma proprio per questo ho avuto la possibilità, il privilegio, di osservare il progetto svilupparsi via via e gli studenti cambiare proprio perché si dedicavano a questo progetto.
La dedizione degli studenti è proprio uno degli aspetti, forse non dal punto di vista strettamente didattico ma sicuramente da quello umano, più appariscente e più esaltante.
Poi la confidenza che le ragazze e i ragazzi hanno acquisito con il metodo sperimentale, con la ricerca, con le scienze in generale, nel pieno rispetto delle finalità che il consiglio di classe si era prefisso e che abbiamo riportato all’inizio di questo articolo.
E infine, ma non meno importante, il coraggio, la determinazione nell’affrontare i problemi, la capacità di trarsi d’impaccio davanti alle difficoltà, l’abilità di superare le incertezze, sono tutte caratteristiche e prerogative che gli insegnanti dell’intero consiglio di classe hanno riconosciuto agli studenti, individuate anche in discipline non strettamente legate al progetto o all’ambito scientifico in cui esso è nato e maturato.